A Rosina
Scriver dei versi, ad un vero
somaro
È stato il mio cruccio,più unico che raro
E quando ho saputo che era asinella
La rima si è sciolta più sinuosa e bella
Si chiama Rosina,ed è incoraggiante
Dalle lunghe orecchie e dal passo ondeggiante
È la regina indiscussa della Contrada Cesine
Custode gelosa di tante piccole stradine
Esempio di forza e di sopportazione
Di lavoro incessante e di dedizione
Graziosa e gentile la dolce asinella
Col suo andar lento,sotto l’umile sella
Compagna di fatiche e discreta confidente
Testimone di drammi e conduttrice prudente.
Il progresso ne ha segnato la messa in pensione
Sostituita dalle macchine e con un nuovo padrone
In un mondo che è tutto falso e taroccato
Dove l’ignorante è quasi sempre laureato
Ci piace pensare che se la cultura, è dell’uomo la
buccia
Per conservarla bene,dobbiamo perseguire la ciuccia
Montecalvo 12 Maggio 2008
Antonio Stiscia
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