SEDUTA DEL 1°  SETTEMBRE 1946 (Straordinaria)

 

L’anno millenovecentoquarantasei addì primo del mese di Settembre,alle ore 10,nella Sala delle adunanze del Consiglio.Convocato per determinazione della Giunta del 27 agosto 1946,previ avvisi in data 27 agosto 1946 e notificati a norma di legge,si è riunito il Consiglio Comunale,con la presenza dei Signori:

 1) Cristino Pietro. 2)Altieri Alfonso. 3)Lazzazzera Antonio 4) Bisogni Costantino 5) Tarone Giuseppe. 6)Russolillo Leonardo. 7)lo Casale Vincenzo. 8)Panzone Francesco. 9)De furia Raffaele. 10) Santosuosso Pompilio. 11) Catalano Carmine. 12) Tedesco Pompilio. 13)Giasullo Antonio 14)Goduto Felice 15)Palladino Felice  16)Caccese Carlo  17) Perillo Giovanni  18)Cavotta Giovanni.

Assente benché invitato: Caprioli Giovanni

Assente per morte: Gelormini Mario

Assiste alla seduta il Segretario Comunale Rag.Luigi Megaro-

 

 La seduta,in sessione straordinaria di prima convocazione,è pubblica

 

Il Presidente

 

Sindaco Dott. Pietro Cristino,riconosciuta la legalità del numero degli interventi,invita i presenti a deliberare  sul seguente oggetto iscritto all’ordine del giorno:

1)Relazione amministrativa del Sindaco.

Il Sindaco riferisce quanto segue:

Signori Consiglieri.

Siete stati convocati oggi per la prima volta,dopo l’insediamento e la formalità elettive,e ciò non per il desiderio di tenervi lontani dalla vita amministrativa,ma per circostanza fuori dalla volontà mia e della Giunta,non esclusa quella di essere rimasti privi di una direttiva tecnica dal momento che si è profilato il cambiamento di direzione nella Segreteria Comunale.E’ mio proposito,condiviso caldamente dai Sigg-ri Assessori,aggiornare le vostre sedute a brevi scadenze allo scopo di tenervi a stretto contatto con l’Amministrazione del Comune e rendervi partecipi,com’è nel vostro diritto,di tutti gli affari comunali.

Accenno brevemente al mio passato di Sindaco,prima di aver conferita dalla vostra fiducia la riconferma della carica.

Fui assunto dal Prefetto,con la precaria legge dell’Aprile 1944,nel Giugno di detto anno,durante cioè un periodo di grave travaglio per la nazione e per tutti i Comuni,dopo il rivolgimento politico-sociale del 1943 ed il funesto epilogo della guerra.

Certo non fu agevole amministrare così come avrei voluto,anche perché trovai gli uffici  Comunali disagiati dalla malferma salute del Segretario del tempo.Tuttavia cercai di portare quel sollievo possibile ai servizi comunali e mantenere l’equilibrio del bilancio nel crescente costo delle spese e non creare disavanzi nocivi allo sviluppo futuro della civica Azienda.

Non mi  riuscì neppure in seguito di migliorare le condizioni interne del Municipio,che trovai pessime,bastando considerare al riguardo il disfunzionamento degli archivi(che tuttora persiste), doppoiché affidato al Comune ad un reggente di Segreteria- nominato dal Prefetto in via provvisoria da questi non si potette sperare molto,anche per l’accavallamento dei lavori elettorali iniziatisi con la formazione delle prime liste-sotto l’assillo della Prefettura fin dal febbraio 1945,e dei lavori dei censimenti vari e di altri numerosi,imposti superiormente per l’attuazione del nuovo regime democratico.

Soprattutto dal dissesto delle pratiche di ufficio derivava una grande perdita di tempo nella ricerca a tentoni di norme,precedenti e quant’altro potesse occorrere per amministrare.Gli sforzi e i risultati,comunque,di una gestione portata fra tante difficoltà,sono noti,e furono i soli possibili,come si evince dagli atti elaborati e dai fatti compiuti,tutti,ritengo,di pubblica ragione,non dimenticando,quelli intesi ad alleviare quella parte della cittadinanza maggiormente colpita dalla crisi a quel tempo vissuta ed i cui strascichi non sono ancora scomparsi.

La nuova amministrazione,eletta col voto popolare del 7 Aprile decorso,con la sua Giunta,anch’essa si trovò nella difficoltà  permanendo la defezioni cui sopra:Solo la volontà e l’entusiasmo giovanile degli assessori e l’attenzione assidua mia poterono supplire in parte alla mancanza di una direttiva tecnico-amministativa  non data dalla Segreteria,ed attuare iniziative che possono sembrare arbitrarie,ma sono veramente coraggiose,in momenti e casi difficili e preoccupanti,quale fra gli altri,la mancanza dell’acqua potabile.

Senza particolareggiare,dato il lavoro lungo che v’incombe in questa prima  seduta,ed anche perché gli atti che andrete ad esaminare depongono al riguardo,questa Amministrazione ha avuto sempre in vista ed unicamente,anche nei provvedimenti adottati senza il vostro ausilio,l’interesse del paese,di cui vive tutti i problemi dai piccoli ai grandi.

Non ha trascurato di segnalare a chi di competenza le più vaste e impellenti necessità per dare migliore volto,di civiltà all’abitato e si nutrono in proposito non fallaci speranze,come non ha trascurato di affrettare alcune sistemazioni locali,sia pure di piccola portata,quali i più urgenti riattamenti stradali,la eliminazione di sconci igienici più in vista,l’utilizzazione di acque campestre al fine di scongiurare l’assetamento della popolazione durante il mancato funzionamento dell’acquedotto pubblico.

Per quanto detto non sarete alieni dal confortare col vostro unanime voto le note di spese fatte ed elaborate con tutta economia,quando vi saranno presentate per l’approvazione.

Intanto,mi corre l’obbligo di richiamare con una certa sollecitudine il problema della finanza locale,che io e la Giunta abbiamo studiato accuratamente per la migliore risoluzione.

Se si consideri l’aumento galoppante delle spese per tutti i servizi,dal personale Comunale alle scuole,dall’igiene e la sanità,alle opere urbane,ecc. non potrete non convenire che occorre fare nuovo appello alla capacità contributiva della popolazione,di quella popolazione benestante la cui economia si avvantaggia dei tempi,senza vivere le preoccupazioni di quelle categorie a reddito fisso,impiegati,operai ecc.in continua lotta per l’esistenza.

Su queste direttive occorrerà impostare il bilancio futuro 1947 ed assicurare tranquillità all’amministrazione in carica nell’esercizio del suo compito e nell’attuazione delle necessarie comodità cittadine.

Per quanto riguarda l’esercizio corrente collegato ai precedenti e  d’uopo per non creare squilibri a danno del futuro,assestare qualche imposta,come quella di famiglia,che a suo tempo,sempre fin quanto accennato sopra,non si è avvalsa delle giuste tariffe prefettizie.

Occorre ciò anche per eliminare non pochi avanzi debitori e snellire il bilancio da ogni inceppo.Non è facile potervi dare una dimostrazione della attuale portata economica del Comune.

Prescindendo dalle poche disponibilità di Cassa,di recente accertate in £.348.000 circa(verifica del 26 Agosto eseguita dal nuovo Segretario)-disponibilità già in buona parte  falcidiate dagli stipendi di Agosto-quello che conta è di sapere e non si sa-la situazione debitoria e creditoria del Comune,ossia il vero conto economico.

Considerate,a questo proposito,che i conti del Comune non si fanno dal 1938 e per circa otto anni di gestione si vive-e questo la popolazione forse ignora nel caos,di note fatture,richieste di pagamento ecc. incontrollate e non definite.Quali concreti  risultati posso io darvi,perciò in materia finanziaria? Quando manca finanche un inventario del patrimonio comunale?

Posso solo dirvi,in linea di massima,che la finanza ha bisogno di equilibrarsi per non correre il rischio di cadere in enormi vuoti,a meno che non si pensi a trascurare ogni pubblico servizio ciò che varrebbe a condannare il Comune al deperimento e al suicidio.

Certo il problema della revisione dei conti si è già imposto alla attività mia e della Giunta,e tutti  fidiamo nell’interessamento già manifestato dal nuovo Segretario Rag.Megaro,che,dietro mia insistenza,la Prefettura ha voluto scegliere fra quelli votati di esperienza e di spirito di abnegazione.

Attendiamo dallo stesso funzionario la sistemazione degli uffici,resi gonfi da nuove esigenze burocratiche e amministrative per l’attuazione di nuove leggi e nuove forme politico-sociali,per cui la necessità di selezionare e adeguare il personale impiegato,come vi sarà prospettato; attendiamo inoltre,la messa a posto dell’archivio del Comune che è restato abbandonato dal terremoto,ed infine,quell’indirizzo preciso e sollecito tecnico-legale di cui l’amministrazione ha continuo bisogno per raggiungere senza indugio i suoi fini.Con queste prospettive,la Giunta ed io ci auguriamo e promettiamo di condurre il Comune a sicuri destini e la popolazione a quello stato di benessere sociale da non fare invidia a nessun altro Comune della Provincia sempre ,che Voi Signori Consiglieri,ci confortiate con la vostra continua e costante collaborazione e con noi guardiate con benevolenza il personale impiegato specialmente nelle loro legittime aspirazioni economiche,e in particolare il Segretario che oltre  il disagio di un isolamento forzato dalla famiglia lontana - per mancanza di abitazione, in pochi giorni di permanenza ha mostrato tanto interesse per i problemi di casa nostra da assegnare subito i problemi vitali in particolar modo quelli accennati sopra nella più breve successione di tempo per lo studio e la risoluzione.

 

 

IL CONSIGLIO

 

 

Udita la relazione cui sopra ,unanime,ne prende atto.

 

 

 

§§§§§§§§§§§

 

 

 

Quel che si legge è l’esatta riproduzione dattiloscritta del 1° Intervento del Primo Sindaco Repubblicano,liberamente eletto,del Consiglio Comunale di Montecalvo Irpino.

Il Sindaco Pietro Cristino,Farmacista,è una delle figure di spicco del Socialismo meridionale e per chi lo ha conosciuto,al di là delle acerrime contrapposizioni politiche,era un vero galantuomo,onesto e cordiale,un uomo di garanzia per tutti,specie all’indomani della nomina a Sindaco(1944),da parte delle forze di liberazione,allorché nominò,con saggio equilibrio,e come Vice Sindaco uno degli esponenti del Partito Popolare e Fondatore della Locale sezione del Partito Democratico Cristiano,il commendator Domenico Stiscia.

Da quel che si legge traspare la grande incertezza,ma anche la voglia fortissima di cambiamento nell’ordine,ristabilendo le regole e i servizi,preoccupandosi solo del popolo e del suo bene.

La lettura di questi atti,sempre più preziosi,per il loro contenuto e la loro forza,dovrebbe diventare argomento di studio antologico,ricordando che quegli uomini(consiglieri comunali),insieme,diedero vita ad una nuova stagione,che ha visto l’affermarsi dell’Italia come una grande potenza economica mondiale,fondata sul lavoro di tutti,sull’esempio di tutti e sul sacrificio di tutti.

 

 

Montecalvo Irpino Maggio 2007

Antonio Stiscia

 

TABELLA

 

Della popolazione dei Comuni della Provincia

Di Principato Ulteriore

Giusta il Regio Decreto 10 Maggio 1863

 

 

Comuni e Circondari

Popolazione di fatto

Presenti la notte

Al 31 Dicembre 1861

Al 1 Gennaio 1862

Popolazione residente censita al 20 Ottobre 1991

Popolazione residente censita al 21 Ottobre 2001

Circondario di Avellino

 

 

 

Aiello del Sabato

1387

2740

3219

Altavilla Irpina

3555

5163

4143

Atripalda

4875

11397

11146

Avella

5228

7134

7677

Avellino

19761

55662

52703

Baiano

2570

4811

4633

Bellizzi

839

 

 

Candida

1364

1042

1072

Capriglia

1378

2159

2281

Cervinara

6328

10285

10150

Cesinale

1094

2041

2299

Chianche

421

719

610

Chianchetella

348

 

 

Chiusano San Domenico

2401

2539

2490

Contrada

2069

2638

2874

Domicella

1012

1410

1561

Forino

3418

4799

5088

Grottolella

1330

1680

1854

Lapio

2309

1869

1750

Lauro

1744

3895

3628

Manocalzati

1381

3050

3096

Marzano di Nola

1261

1541

1607

Mercogliano

3127

9675

11755

Migliano

871

 

 

Montefalcione

2899

3294

3397

Monteforte Irpino

3737

7461

8674

Montefredane

1903

2316

2305

Montefusco

2126

1636

1475

Montemiletto

3284

5285

5312

Montoro Inferiore

4680

8695

9508

Montoro Superiore

4721

7526

8054

Moschiano

1432

1579

1658

Mugnano del Cardinale

3462

4823

4910

Ospedaletto

1272

1602

1641

Pago del Vallo di Lauro

963

1712

1728

Paroline

771

648

653

Petruro

603

491

400

Pietradefusi

4877

2774

2551

Pietrastornina

2598

1730

1650

Prata di P.U.

2470

3050

3011

Pratola Serra

2265

3369

3242

Quadrelle

1036

1396

1573

Quindici

2500

3023

3005

Roccabascerana

2205

2308

2333

Rotondi

1382

3200

3346

Salza Irpina

1530

852

797

S.Agata di sotto

814

 

 

S. Angelo a Scala

985

660

736

S.Barbato

326

 

 

S.Lucia di Serino

1487

1490

1516

S.Martino V.C.

4164

4678

4704

S.Michele

1375

2028

2399

S.Paolina

1673

1410

1432

S. Pietro Indelic.

116

 

 

S.Potito Ultra

1012

1307

1441

S.Stefano del Sole

1582

1797

1927

Serino

6332

6896

7041

Sirignano

981

1700

2370

Solofra

5376

10941

11802

Sorbo di Serpico

733

599

566

Summonte

1183

1524

1563

Sperone

1130

2760

3185

Taurano

1213

1593

1538

Tavernola S.Felice

501

 

 

Torre le Nocelle

1578

1310

1370

Torrioni

701

704

633

Tufo

1063

1058

951

Volturara Irpina

4685

4226

4229

Totale circondario

161.797

 

 

 

 

 

 

Circondario di Ariano

 

 

 

Accadia

4143

 

 

Anzano degli Irpini

2247

 

 

Ariano

13987

23040

23505

Bonito

3777

2767

2588

Carife

2020

1835

1701

Casalbore

2202

2254

2086

Castel Baronia

1639

1258

1233

Flumeri

1506

3335

3336

Fontanarosa

2645

3769

3450

Greci

3237

1196

946

Grottaminarda

4370

8273

8274

Melito Valle Bon.

1677

2106

1996

Mirabella Eclano

5802

8477

8272

Montaguto

2075

740

577

Montecalvo Irpino

4640

4751

4279

Monteleone di Puglia

3247

 

 

Orsara Dauno Irpina

4748

 

 

S. Arcangelo

1181

 

 

S. Nicola Baronia

944

952

859

S.Sossio

1901

2294

1914

Savignano di Puglia

3247

1647

1334

Taurasi

1948

3064

2750

Trevico

3482

1636

1284

Vallata

3604

3584

3109

Villanova del Battista

1912

2233

1998

Zungoli

2252

1591

1432

Totale del Circondario

84.800

 

 

 

 

 

 

Circondario di S.Angelo dei Lombardi

 

 

 

Andretta

3861

3021

2295

Aquilonia

2729

2469

2074

Bagnoli Irpino

3529

3220

3323

Bisaccia

5208

4952

4391

Cairano

1530

556

411

Calabritto

2884

3114

2869

Calitri

6208

6467

5843

Caposele

3943

4026

3797

Cassano Irpino

1321

1004

955

Castelfranci

2285

3034

2540

Castelvetere di Calore

2018

1838

1713

Conza della Campania

1339

1473

1457

Frigento

3224

4147

4126

Gesualdo

3527

4061

3829

Guardia Lombardi

3459

2361

2029

Macedonia

5780

3163

3010

Lioni

4139

6400

6110

Luogosano

1025

1313

1299

Montella

7219

7677

7770

Montemarano

2371

3382

3043

Monteverde

2317

1023

921

Morra Irpino

2771

1871

1408

Nusco

4160

5053

4420

Paterno

2151

3118

2716

Quaglietta

1042

 

 

Rocca S.Felice

1627

1220

903

Rocchetta S.Antonio

3597

 

 

S.Andrea di Conza

1976

2042

1930

S.Angelo all’Esca

1973

1058

942

S. Angelo de Lombardi

6472

4795

4244

S.Mango

1752

1376

1233

Senerchia

1736

1072

883

Sturno

2403

3413

3261

Teora

3979

2242

1573

Torella dei Lombardi

2704

3029

2202

Villamaina

765

1051

1005

Totale del Circondario

109.024

 

 

 

 

 

 

Totale della Provincia

355.621

 

 

 

 

 

 

 

 

Avevo pensato di fare un qualche commento alla Tabella storica ricavata dagli Atti di Archivio,a cui ho aggiunto i dati degli ultimi due censimenti,per aprire una discussione seria sui vantaggi reali conseguiti da alcune popolazioni,con la nascita del Regno Italico e poi Repubblicano,ma lascio al lettore la disamina dei dati,evitando condizionamenti e favorendo il confronto con i dati evolutivi del proprio Borgo natìo.

Un picciol pensiero: Pochi Comuni hanno saputo avvantaggiarsi ,per molti la situazione è rimasta pressoché inalterata,per molti altri la prospettiva è allarmante”.

Ciò che incupisce e ferisce è la perdita delle testimonianze,dell’orgoglio,della storia e delle tradizioni,e perché no del dialetto,in una incoscievole corsa a provincializzare il tutto,con l’aggravio di un Capoluogo sempre più lontano e sempre più difficile da raggiungere,oasi sperduta nel deserto della sopravvivenza.

Una provincia ,animata dal culto di  personalità decadenti,da un campanilismo sciocco e inconcludente,da una pantomima di personaggi ombra di se stessi o cartellonisti del pensiero altrui.

Aleggia una palpabile presunteria,una inconsapevole visione del futuro,una programmazione destinata a tempi di qualche settimana,inframezzata da una corrente alternata di ipocrisia, alimentata dagli umori di corpi senza vita, inutili anche a concimare la nobile terra Irpina.

Dopo decenni di impauperimento,con il miraggio di prospettive di sviluppo ingannevole,ci ritroviamo senza progetti,senza speranza e senza intellettuali,in una Provincia che non è più protagonista  di niente,vassalla di un Napoletanismo, insano frutto del Napoletanesimo,che trova nelle aggregazioni elettorali uno sfogo innaturale e sterile.

Poveri noi !

Solo i giovani  hanno in mano il loro futuro e il futuro di questa Provincia,smettendo di delegare a pochi ignoranti le scelte sul loro avvenire,ponendo fine ad una generazioni di praticoni e di arrivisti .

 

 

Montecalvo Irpino Maggio 2007

 

Antonio Stiscia