BARBARA CIARCIA
Grottaminarda.
Per
difendere il pomodorino di collina che producono da
generazioni, e che il mercato nazionale non vuole più
ritirare, gli agricoltori della valle del Miscano sono
partiti di buon mattino con le famiglie al seguito.
Si sono messi in marcia a bordo dei grossi e polverosi
trattori per salvare il futuro delle loro produzioni e dei
loro figli, e per allentare la morsa europea e quella cinese
che incalza.
Alla periferia di Ariano
IRPINO l'appuntamento con la testa del
corteo. La lenta processione, in direzione di Grottaminarda,
ha mandato in tilt la circolazione nel grosso centro
abitato, dove si stava svolgendo anche il mercato
settimanale, ma ha incontrato la solidarietà di tanta gente.
Le donne a piedi, con le mani rugose e i visi cotti dal
sole, distribuivano a chiunque volantini colorati in cui
spiegavano le ragioni di questa pacifica manifestazione.
Prezzi vergognosi offerti dalle industrie conserviere,
appena dieci centesimi di euro per un chilogrammo di
pomodorini, mentre circa tredici centesimi di euro è il
prezzo stabilito per un chilogrammo di grano duro. Un quadro
economico miserevole, con prezzi da terzo mondo. Franchino
Fioravanti da Montecalvo è uno dei leader di questa protesta
e dal megafono, stretto tra le mani, spiega questo disagio.
«Come si può vivere a queste condizioni?- si è chiesto
ripetutamente Fioravanti - che sarà del nostro lavoro? Le
istituzioni devono aiutarci». D’accordo il senatore Angelo
Flammia, il sindaco di Grottaminarda, Giovanni Ianniciello,
e l'assessore all'agricoltura del comune di Ariano, Cusano.
L'occupazione del casello alla fine non c'è stata. Il
notevole dispiegamento delle forze dell'ordine, tra
pattuglie della Polstrada, agenti del Commissariato di
Ariano e carabinieri della locale stazione, ha evitato lo
scontro che si temeva. «Siamo con questa gente laboriosa- ha
detto il senatore diessino Flammia - o si cambia politica
per salvare il Mezzogiorno, o si rischia la morte. Il
mercato va adeguato anche all'avanzata cinese». Più in là la
polizia blocca chi ha tentato di forzare il blocco. Non ci
sono stati disordini, ma solo rallentamenti al considerevole
flusso di traffico in entrata e uscita dal casello, perchè
la protesta è andata avanti in maniera civile fino alle 14.
A quell'ora è giunta a Grottaminarda la delegazione di
rappresentanti che era stata inviata a Napoli, a Palazzo
Santa Lucia, per discutere con l'assessore regionale
all'agricoltura, Andrea Cozzolino, del futuro delle
produzioni di pomodorino irpino. Le risposte date non hanno
convinto affatto, e i delegati sono ritornati a mani vuote.
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