Emergenza nel centro storico, il grido
d’allarme del parroco.
Dal Corriere dell'Irpinia
del 27/09/2005 - Articolo di Angelo Corvino
Emergenza
nel centro storico. Questo il grido d’allarme lanciato dal parroco
Don Teodoro Rapuano durante le messe domenicali.
Ad alimentare le preoccupazioni del prelato le condizioni delle
strade del centro antico dopo l’apertura di una voragine in
prossimità della Chiesa Madre. “L’apertura della voragine, che è
un fenomeno preoccupante per l’incolumità dei cittadini, è solo
l’ultimo episodio. Se si fosse aperta due ore dopo, quando la
strada è percorsa dai fedeli, ci sarebbero stati dei feriti –
spiega Don Rapuano – Ma la situazione è preoccupante per lo stato
in cui versa tutto il quartiere. La pulizia dei vicoli non viene
mai effettuata e manca l’illuminazione pubblica. Eppure c’è la
presenza della Chiesa Madre che è un edificio pubblico al quale
l’accesso è garantito dalla legge. Invece l’unica strada di
accesso, oggi, sono delle scale dove ci sono delle case
pericolanti”. Il parroco pensa anche a delle azioni drastiche.
“Viste queste condizioni potrei chiudere S. Maria e restituire la
statua di Mamma Bella dell’Abbondanza alla Soprintendenza di
Salerno perché a Montecalvo non è più sicura – continua don
Rapuano – è evidente che noi non siamo nelle condizioni di
custodirla”. A preoccupare il prelato sono anche le condizioni di
alcune abitazioni limitrofe alla Chiesa Madre. Alcuni muri sono
pericolanti – evidenzia il parroco – mi vedo costretto a chiedere
alle autorità di far rispettare il diritto a celebrare a S. Maria
– e aggiunge un monito – Le persone che agiscono nella gestione
pubblica per interessi personali si devono vergognare. In questo
paese si vogliono gestire quattro milioni di euro per il centro
storico ma non si riesce a tenerlo pulito. Per quattro volte ho
chiesto al Sindaco di pulire le strade di accesso a S. Maria, ma
non è successo nulla”. Intanto ieri mattina c’è stato un
sopralluogo dei tecnici del Genio Civile, competente per la
sistemazione dell’area del centro storico in cui si è aperta la
voragine.
Angelo Corvino