Geom.Alfonso Caccese
L'approvazione
in parlamento della legge che
vieta la candidatura a sindaco
di chi lo è già stato per due
volte consecutive, nei paesi
superiori a tremila abitanti, ha
tolto al sindaco uscente, geom.Alfonso
Caccese, la possibilità di
riconfermarsi alla guida del
paese. Classe 1940, è stato
primo cittadino per oltre vent'anni,
ed ha avuto una discreta
carriera politica. Cresciuto a
pane, sport e politica, si è
sempre distinto per la sua
caparbietà e il suo benevolo
modo di rapportarsi alle persone
a lui vicine. Sposato e con una
figlia, entra sulla scena locale
agli inizi degli anni settanta
come presidente della
polisportiva montecalvo che
sotto la sua vulcanica direzione
raggiunge risultati insperati
per una piccola realtà locale,
quale Montecalvo. Per il suo
impegno e la sua dedizione per
il miglioramento del paese è
scelto per guidare la Democrazia
Cristiana e tentare di togliere
l'amministrazione del paese alle
forze della sinistra da sempre
dominanti. Politico di razza,
tenace e accorto, riesce alla
fine degli anni settanta nel suo
intento, e anticipando quello
che in campo nazionale sarebbe
stato poi chiamato "compromesso
storico" realizza una giunta
comunale con la partecipazione
di esponenti del P.c.i. Da quel
momento in poi si attiva ,
progettando e realizzando opere
infrastrutturali tendenti alla
modernizzazione del paese.
Esperto navigatore e osservatore
attento dei cambiamenti sociali
è sempre pronto ad anticipare i
tempi e ad ottenere grandi
consensi nel panorama politico
provinciale. Dopo il terremoto
del 1980, concluso il suo primo
mandato di sindaco, approda
nella giunta provinciale
dove ricopre la carica di
assessore e nel frattempo
diventa presidente della
nascente ASL.N.I di Ariano
Irpino. Ma non demorde. In
consiglio comunale è un
autentico oppositore della
maggioranza, costantemente in
difficoltà per la sua opera di
picconatore. Spera di ritornare
prima o poi sulla poltrona del
sindaco. Intanto continua il suo
impegno politico e
raggiunge la presidenza della
comunità montana dell'Ufita.
Agli inizi degli anni novanta,
dopo lo sfaldamento dei partiti
per il fenomeno di mani pulite,
coglie al volo una grande
possibilità offertagli dalla
confusione politica generale e
con un gruppo di giovani
rampanti riesce nel 1995 ad
essere eletto ancora una volta
sindaco. Un monocolore targato
partito popolare che da lui
guidato riesce in qualche modo a
tenere in piedi una pubblica
amministrazione ereditata
sull'orlo del collasso dalla
maggioranza uscente.
Riconfermato nelle
amministrative del 1999,
sorregge con serenità, le sorti
del paese fino ad oggi ,anno di
scadenza del suo mandato. Ma
questo per lui non rappresenta
un ostacolo perchè è deciso a
vendere cara la pelle e a
dimostrare a tutti che non è
ancora tempo di pensionamento.
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