Da Pagine di storia civile di
P.Bernardino Santosuosso - Montecalvo Irpino 1913
Ruggiero, che
fu poi re di Puglia e di Sicilia - dopo le guerre
con Ruggiero conte di Ariano, lo esiliò in Sicilia, e fondò la Contea di Buonalbergo - in terra beneventana, alla quale fu aggregata Montecaivo
come terra feudale - e fu posseduta dal Conte Ruggiero di Buonalbergo. In
quei tempi il titolo insigne di conte era di pochissimi. Prima di re
Ruggiero, fondatore della monarchia - senza dubbio la nostra terra era
inclusa nella contea di Ariano, fin dalla spartizione delle terre — fatta
tra i conquistatori normanni.
(1).
Con il declino dell’impero Romano
d’occidente, Montecalvo assume una propria identità, e le cronache del
tempo registrano già nel 1099 la partenza di una sessantina di propri
militi alle crociate per la liberazione di Gerusalemme. La prima famiglia
che ha avuto il possesso del feudo Montecalvese, della quale si ha
notizia, è quella dei Portofranco.Dal catalogo dei baroni normanni,
compilato ai tempi di re Guglielmo il Buono - che si conserva
nell’Archivio di Stato di Napoli - rileviamo al N.° 351 - che Montecalvo
rimase infeudata alla moglie di Pietro Franculo, e alla moglie di
Guglielmo Potofranco, sorelle. — Queste erano le feudatarie del Conte di
Buonalbergo, che avevano la signoria della nostra terra — ed erano tenute
a servire il re con quattro militi, per il feudo di Montecalvo — e con un
sol milite per il feudo di Ginestra, ma ne offrirono dieci militi per il
servizio militare della crociata. « Ogni milite era un nobile, porta seco
altri tre cavalieri ignobili - tale era l’usanza militare e cavalleresca
dell' epoca. Ecco le parole: « Uxor Petri Franculi et Guillelini
Potifranci sorores - tenent Montem calvum, quod est feudum quatuor militum
et Genestram feudum unius militis - et cum augumento obtullt milites
decem. Nei regni di Sicilia - dopo re Ruggiero - successero l’un
dopo l’altro, i due re normanni Guglielmo il Malo e Guglielmo il Buono. La
prima luce intorno a Montecalvo balza ai tempi di questo re. - La notizia
precisata dai documenti del R. Archivio di Stato di Napoli ci illumina,
relativamente, l’ambiente e l'epoca - getta una luce rivelatrice sul
passato - ci permette di parlare con sicurezza di essa terra, e ci
dimostra, in direttamente, che vantava la sua esistenza anche pri ma del
regno di questo re.Difatti, se non fosse stato così, noi dovremmo pen sare
che Montecalvo sia apparsa, improvvisamente, alla ribalta della storia ai
tempi normanni - ed avrebbe avuta la sua fisionomia iniziale e la sua
fondazione originaria tutta normanna. Ciòè a dire, ai tempi delle crociate
contro gli infedeli, quando le armi cristiane vittoriose andavano a
difendere il sepolcro di Cristo- ed erano in movimento migliaia di
cristiani. In quegli anni, quando ogni cittadino si trasformava in un
crociato, ed aspirava a riposare sotto le mura di Gerusalemme.Viceversa,
noi da questi riflessi - apprendiamo chiaramente, che quello non era il
suo stato embrionale, e perciò le sue origini dovevano essere molto più
antiche di quell epoca. Questa affermazione si rafforza al riflettere che
non si poteva improvvisare, da un momento all’altro, un grosso centro
abitato.Queste considerazioni ci autorizzano ad affermare, con fondatezza,
che la sua epoca ultra normanna - e ultra longobarda.Però, la mancanza
assoluta di documenti e di noti zie cronistoriche al riguardo, non ci
permette di stabilire altro prima dei tempi anzidetti - e ripetiamo che a
nulla è valsa - almeno sinora - ogni nostra indagine. Indubbiamente, se
esisteva ancora prima - la sua storia è collegata alla storia di
Benevento, perché compresa nel dominio beneventano.È a notarsi in ultimo
che intorno ai medesimi tempi di Guglielmo il Buono, troviamo Montecalvo
nel Giustiziariato di Principato — e giustiziere ne era il Prelato Abate
di S. Elena, il quale era anche feudatario. Ecco le parole: Abbas S.
Helenae tenet Montem Calvum, quod est feudum unius militis - Era
tenuto a servire il re con un sol milite per il feudo di Montecalvo.Come
pure è a sapersi che il Catalogo dei baroni normanni, che presero parte
alla spedizione militare di Terra santa - fu fatto in dieci o dodici anni.
Ciò spiegherebbe questi nomi. - Riguardo al titolo di S. Elena - crediamo
fosse stata S. Elena Vergine arianiese - il di cui corpo fu trovato con
tale iscrizione nel rifarsi l’altare maggiore della Cattedrale di Ariano,
Con altre reliquìe.
(Vedi Vitale).