In Irpinia master e
stage per gli stranieri
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Immigrazione, inclusione sociale,
economia e ruolo della politica che guarda al futuro. Questi i temi
affrontati giovedì 13 aprile nel convegno dal tema “Economia ed
immigrazione” a Montecalvo Irpino. Dall’incontro emerge anche il
ruolo dell’Italia meridionale nei processi di sviluppo sostenibile
dei paesi dell’Africa. Continua così la marcia di avvicinamento al
centro di alta formazione per cittadini stranieri, in via di
creazione a Montecalvo Irpino su un progetto proposto
dall’associazione Amici del Camerun ed elaborato dal Comune di
Montecalvo.
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Il centro di
alta formazione per cittadini stranieri avrà due grandi filoni: l’alta
formazione destinata ai giovani laureati stranieri e la formazione
professionale e sociale degli immigrati che hanno deciso di
trasferirsi in Italia. Ad affermarlo è Joseph Ayina, presidente
dell’associazione Amici del Camerun che ha organizzato il convegno.
Sono previsti corsi teorici di italiano, informatica, storia e
diritto, affiancati da stage professionali in strutture pubbliche e
imprese priviate”. All’iniziativa era presente anche l’assessore
provinciale Marcello Zecchino. “Abbiamo un’occasione unica per partire
con il piede giusto per creare un mondo migliore — dice Zecchino —
abbiamo bisogno di una grande forza per cambiare la situazione
internazionale. Bisogna creare le condizioni nei paesi in via di
sviluppo perché i cittadini restino nelle loro patrie e lavorino per
svilupparle di concerto con l’Italia”.
L’alta formazione prevede l’arrivo di giovani laureati che in Italia
avranno modo di imparare la lingua, l’informatica, ed apprendere
conoscenze pratiche e teoriche con stage in aziende ed enti pubblici,
per poi tornare in patria ed applicare i nuovi modelli produttivi
superando le reticenze che gli occidentali hanno sempre riscontrato in
Africa. “Abbiamo verificato che il Camerun è ricco di latte — spiega
Nicola Serafino, assessore allo sviluppo di
Montecalvo
ed imprenditore — ma non c’è la cultura della trasformazione. Così
buona parte del prodotto viene buttato. E’ nostra intenzione formare
giovani camerunesi in modo che siano in grado di innovare
l’agricoltura e creare il valore aggiunto nei propri Paesi. D’altra
parte è impensabile che si possa pensare ad esportare in quei posti, i
costi dei nostri prodotti sarebbero esorbitanti”.
La produzione non ha bisogno solo di materie prime, c’è necessità di
tecnologie, conoscenze ed assistenza. Qui entra in gioco il ruolo
dell’Italia che deve diventare il punto di riferimento dei paesi in
via di sviluppo, a patto che sia capace di produrre innovazione in
termini di idee e tecnologie applicate. Per chi invece arriva in
Italia per restarci il convegno ha evidenziato la necessità, non solo
di accoglienza assistenzialistica ma di formazione per i nuovi
cittadini. Il centro, infatti, si rivolgerà agli immigrati regolari
che rispecchiano le esigenze di mano d’opera delle imprese italiane.
Il corso di formazione, altamente mirato, servirà all’apprendimento
della lingua, dei rudimenti di diritto e dei mestieri che si andranno
a fare in Italia. Il tutto di concerto con le imprese che aderiranno
al progetto che avranno così collaboratori qualificati da inserire nel
ciclo produttivo.
“Più che processi d’integrazione, parlerei d’inclusione sociale —
spiega il sociologo Nicola Savino dello Stap di Avellino — balza
all’occhio la differenza che c’è tra il nord-est italiano ed il sud
Italia. Nel nord-est il mondo del lavoro e l’occupazione sono a punti
di saturazione, mentre il sud è lento. Nel nord-est, però, mancano i
servizi del terzo settore. Al sud, invece, l’occupazione è stagnante
ma aumenta il terzo settore, anche in modo rilevante, ma è fuori dalle
dinamiche professionali. Di fatto produce una sottoccupazione. Questa
tendenza va invertita”. Enzo Rocco, segretario dell’Assessore alle
Politiche Sociali della Regione Campania spiega le posizioni
dell’Ente. “L’assessore è fortemente impegnato su questo tema — dice
Rocco - Si tratta di una sfida che non porta risultati immediati in
termini politici ma che guarda alla società con lungimiranza. Gli
immigrati non devono essere visti come un problema, in realtà
rappresentano una risorsa che va valorizzata”. Alla Regione piace
“l’idea delle opportunità di sviluppo tra i popoli. Si parla di
formazione dei giovani camerunesi attraverso un rapporto tra il
Comune, coinvolgendo gli altri livelli istituzionali, e Paesi
stranieri. Siamo molto interessati. A questo punto si tratta di fare
un passo avanti. Bisogna individuare le figure professionali ed
elaborare un piano dei costi per rendere eseguibile il progetto”.
Maria Luisa Megaro, dirigente dello Stap ha spiegato la posizione del
Settore. “Abbiamo sempre avuto attenzione per gli immigrati — dice
Megaro — non dimenticando di essere stati un popolo di emigranti“.
s. b.
Il Centro nascerà a
Montecalvo
Irpino
Il Centro di alta formazione per cittadini stranieri nascerà a
Montecalvo
Irpino sulla base di un progetto proposto dall’associazione Amici del
Camerun ed elaborato dal Comune di
Montecalvo
Il Centro si svilupperà su due grandi filoni: l’alta formazione
destinata ai giovani laureati stranieri e la formazione professionale
e sociale degli immigrati che hanno deciso di trasferirsi in Italia
Sono previsti corsi teorici di italiano, informatica, storia e
diritto, affiancati da stage professionali in strutture pubbliche e
imprese priviate
I giovani laureati stranieri in Italia avranno modo di imparare la
lingua, l’informatica, ed apprendere conoscenze pratiche e teoriche
con stage in aziende ed enti pubblici, per poi tornare in patria ed
applicare i nuovi modelli produttivi superando le reticenze che gli
occidentali hanno sempre riscontrato in Africa
Il centro si rivolgerà agli immigrati regolari che rispecchiano le
esigenze di mano d’opera delle imprese italiane
Il corso di formazione, altamente mirato, servirà all’apprendimento
della lingua, dei rudimenti di diritto e dei mestieri che si andranno
a fare in Italia
Le iniziative del Centro saranno coordinate con le imprese che
aderiranno al progetto che avranno così collaboratori qualificati da
inserire nel ciclo produttivo |
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15-04-2006 |
L’immigrazione è un’opportunità, oggi il convegno
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“Economia ed
Immigrazione: opportunità di sviluppo tra i popoli”. E’ il tema del
convegno che si terrà questa mattina presso la sala conferenze
dell’Oasi Maria Immacolata di
Montecalvo
Irpino. Organizzato dall’associazione ‘Amici del Camerun, l’iniziativa
prevede una nutrita partecipazione di relatori. Dapprima gli
interventi tecnici sul ‘Il ruolo degli immigrati nel tessuto
produttivo campano’ e su “L’integrazione socio-culturale“ a cura di
Maria Luisa Megaro, dirigente Stap Avellino. Antonietta Severi,
Questura di Avellino, relazionerà poi sul tema ‘Immigrazione e
legalità’. A seguire l’analisi sulla formazione professionale ‘Valore
aggiunto per un sistema impresa più competitivo’: tema curato dal
sociologo Nicola Savino dello Stap Avellino. Ultimo argomento
‘Politica ed immigrazione’ affidato al professore Raffaele Rauty
docente dell’Università degli Studi di Salerno. Conclude Rosetta
D’Amelio, assessore regionale alle Politiche Sociali. Partecipano
all’incontro, Nicola Serafino, assessore del Comune di
Montecalvo
Irpino al Commercio,Turismo, Attività Produttive Promozione e
Sviluppo, Giuseppe Solimine, presidente della Comunità Montana Valle
Ufita, Marcello Zecchino, assessore provinciale alle Politiche
Sociali, Francesco Lo Conte, assessore provinciale alla Formazione e
Lavoro, Eugenio Salvatore, assessore provinciale allo Sviluppo
Economico, Alberta De Simone, presidente Provincia di Avellino,
Michael Tabong Kima, ambasciatore del Camerun.
s. b. |
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13-04-2006 |
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fino ad oggi sono
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