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La  Madonna dei Rosari della Chiesa Abbaziale

di San Nicola di Corsano

 

 

Vergine del Rosario sec. XVI

(Foto gentilmente concessa della restauratrice Marisa de Florio)

 

La tela della seconda metà del 500 ricalca  la composizione piramidale di quasi tutte le opere dello stesso periodo e con lo stesso tema.

Il quadro ha una sua unicità per la presenza di più rosari,certamente di corallo.

La parte superiore del quadro vede,a sinistra, la presenza di un Angioletto tra le nuvole e che sovrasta  2 boccioli di rosa offerenti  2 rosari,quasi a indicare i personaggi della Chiesa a cui si deve la nascita e proliferazione del culto del Santo Rosario:

Papa Pio V (Antonio Michele Ghislieri),rappresentato con la barba e la Tiara, Pontefice dal 7 Gennaio 1566 al 1° Maggio 1572 .

Appartenente all’Ordine Domenicano,già Vescovo sotto il Pontificato di Papa Paolo IV Carafa , che ne apprezzava la integrità morale,fu un Papa rigido e combatté la corruzione , la mondanità e il nepotismo.

Al suo ingegno in politica estera,si deve la nascita della Lega Santa contro i Turchi,sconfitti definitivamente, nella celeberrima Battaglia di Lepanto del 7 Ottobre 1571,che da quel giorno divenne “Festa di Santa Maria della Vittoria “( Bolla Salvatoris Domini-1572),successivamente Festa del SS. Rosario.

Si racconta che Papa Pio ebbe la visione della Vergine del Rosario che annunciava la vittoria e alle ore 12,00di quel fatidico 7 Ottobre 1571 fece suonare le Campane di Roma per annunciare il felice esito della epocale battaglia .Da allora è consuetudine suonare le campane a mezzogiorno.

Se Pio V,domenicano,fu il 1° Papa del Rosario è a Gregorio XIII,suo successore ,che si deve la istituzione della Festa del Rosario( Bolla Monet Apostulus 1573),prevista nel calendario liturgico alla Prima Domenica di Ottobre.

San Domenico*(Fondatore dell’ordine dei Domenicani),in primo piano e nell’atto di ricevere il Santo Rosario,direttamente dalla Vergine per poi passarlo( come una catena di spiritualità) all’altro grande della Chiesa –Santa Caterina da Siena,dottore della Chiesa.

* San Domenico fu il primo devoto del SS. Rosario,ne danno conferma svariate bolle papali

“ Rosarium almae Dei Genitricis istitutum per B. Dominicum Ord. Fratrum Praedicatorum,auctorem,Spiritu Sancto,ut creditur,afflatum excogitatum”e a far tempo dal 1209 o 1210,date emblematiche perché dal prossimo anno ne festeggeremo gli 8 secoli e nel 2010 in  straordinaria concomitanza con i 300 anni della nascita di San Pompilio Maria  Pirrotti,devotissimo alla Madre Celeste (Mamma Bella)

Alle spalle di San Domenico,è situato nell’atto di guardare verso il popolo,un domenicano,forse il committente,a sua volta sormontato dalla figura del   Vescovo di Ariano ( Donato De Laurentiis o Alfonso de Ferrera),visto che il Feudo di Corsano era ricompreso in quella Diocesi.

E’ da ricordare che nei quadri a soggetto religioso ,per individuare,anche a futura memoria,i personaggi legati al quadro o perché committenti o perché legati al territorio ecclesialmente o civilmente,si soleva ritrarli nell’atto di guardare il pubblico.

Si deduce che gli unici personaggi ritratti nel quadro e legati al nostro territorio sono:

Il domenicano alle spalle di San Domenico e il vescovo di Ariano alle sue spalle .

Sul lato destro,in alto,un angioletto sorregge il sacro cuore,destando la curiosità dell’altro angioletto,la rosa sbocciata e con bocciolo,rigogliosa,sembra omaggiare il sacro cuore di Maria,da cui discende il Rosario,fino al Bambinello Gesù, che tiene,pensoso,il rosario tra le manine,stringendone la croce,quasi a meditare la sua passione.

 Alle spalle di Santa Caterina da Siena,troviamo le martiri :

Santa Caterina d’Alessandria( cfr Agostiniani di Corsano) e Santa Barbara.

Come si è potuto capire il quadro ha una simbologia complessa e ogni più piccolo particolare non è stato lasciato al caso,per il fatto che l’icona aveva il principale compito di trasmettere un messaggio chiaro e comprensibile a tutti,in una naturale gradualità di comprensione e di conoscenza.

Il quadro di buona fattura e di maniera è riconducibile alla bottega  dei D’Amato* e Imparato*,specializzata in soggetti religiosi, e dove la mano del maestro si nota specialmente nel ritratto del committente e dei santi dell’ordine dei Domenicani.

*Nel 1578 i due valenti pittori si misero in società e le influenze pittoriche reciproche sono evidenti in molte opere dove frequente è visibile la mano di alcuni pittori di bottega come:Cesare Turco,Giovannangelo Criscuolo,Michele Curia e ..

Il quadro è stato realizzato durante il Papato di Gregorio XIII e dopo il 1573,ed è stato commissionato,sicuramente, dalla Confraternita del SS. Rosario di Corsano,il cui riconoscimento ufficiale(con la possibilità di dare privilegi e concedere indulgenze)fu condizionato,come spesso accadeva,alla committenza di un quadro raffigurante la Vergine del Rosario e San Domenico.

Il quadro è attualmente  posizionato, in tutta la sua preziosa bellezza,nella Chiesa Abbaziale di Corsano,al cui interno esisteva un altare intitolato alla Vergine del Rosario.

Corsano ha avuto sempre una particolare devozione alla Vergine del Rosario,che si perpetua fino ai nostri giorni,con la venerazione della Vergine di Pompei -Festa della Cappella .

 

 

Montecalvo Irpino Dicembre 2008

 

Antonio Stiscia

dottstiscia@libero.it

 

 

 

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