Leone XIII
Il Papa di San Pompilio
“Grande consolazione riempie oggi l’animo nostro al sentire
pubblicato il Decreto sulle virtù eroiche del Ven.
Pompilio Maria Pirrotti,consolazione che nasce non solo
dalla gloria singolare ond’è coronato un altro figlio della
Cattolica Chiesa,ma altresì dalle soavi memorie che da
quaranta e più anni Ci legano a questo Ven. Servo di Dio.
Imperocché Ci è dolce ricordare che allorquando al
Cardinale Bussi,Arcivescovo di Benevento,venne dalla
Santa Sede affidato il delicato incarico di compilare i
processi per introdurne la causa .Noi,che in quel
tempo,reggendo nell’Ufficio di Legato Apostolico
quella Provincia,godevamo della benevolenza e fiducia di quell’egregio
Porporato,potemmo sin d’allora conoscere le rare e sublimi
virtù del Ven. Pompilio e sin d’allora concepimmo verso di
Lui somma venerazione e cominciammo ad invocarlo ogni giorno
per assicurarcene il patrocinio. E oggi per un arcano
consiglio di Dio collocati su questa Cattedra di
verità,siamo chiamati a pronunciare il primo Nostro
autorevole giudizio,in siffatto genere di cause,dell’eroiche
di Lui virtù. In mezzo alla corruzione del secolo è
bello e consolante il vedere di tratto in tratto apparire
uomini insigni per santità,che con lo splendore dell’eroiche
loro virtù brillano quali fulgide stelle a rendere
testimonianza di quella fecondità,che ha in ogni tempo
goduto la Chiesa Cattolica,e le ha meritato il glorioso
titolo di Madre dei Santi. Il secolo passato,che andò
preparando il trionfo della incredulità e dei principi
sovversivi di ogni ordine in Europa,vide anch’esso sorgere
non poche di queste anime privilegiate ,ed una fra esse fu
senza fallo il Ven. Pompilio. Giova
ricordare,a maggior gloria di Dio e a comune edificazione,la
salutare influenza che quest’umile figlio del Calasanzio,con
la sola forza dell’apostolico suo zelo,e nell’attrattiva
celeste delle sue virtù,poté esercitare sopra gran parte dei
popoli meridionali d’Italia. Bello era il vedere questi
popoli corrergli dietro in gran folla per essere illuminati
e santificati alla luce dei suoi esempi e dei suoi
insegnamenti. Giova rammentare i grandi e salutari frutti
che ottenne la sua paterna ed inesausta carità verso la
gioventù,che secondo lo spirito del proprio Istituto andava
Egli per tempo informando alla cristiana pietà. Ed ora che
l’eroiche virtù di Lui hanno conseguito il sigillo della
Nostra sanzione,valgano ad invogliare di sé gli animi
fedeli. Possa l’ammirabile suo distacco dai beni terreni
trionfare di quello spirito di egoismo e d’interesse,che
tende oggi a chiudere ogni umana aspirazione nella breve
cerchia del tempo.Possa la docile e perfetta sua obbedienza
vincere quello spirito di indipendenza e di sfrenata libertà
che mira a rompere il freno d’ogni più legittima e doverosa
sudditanza:possano gli animi di tutti,ma specialmente dei
Ministri del Signore,accendersi di quella divina carità e di
quello zelo per la salute delle anime,onde fu compreso il
cuore del Venerabile Pirrotti. (continua)
Non è
semplice parlare di un Papa mitico e lungimirante come fu
Leone XIII,un vero leone,un uomo forte e deciso,semplice e
rivoluzionario,un vero Vicario di Cristo.
Incurante del giudizio degli uomini e scevro dai
condizionamenti curiali,fu uno straordinario esempio di
modernità,avendo compreso che il XX secolo sarebbe stato un
secolo di grandi cambiamenti e la Chiesa non doveva restarne
fuori,anzi avrebbe dovuto avere un ruolo importante se non
decisivo.
L’enciclica Libertas , che segna di fatto la
nascita dell’impegno cattolico in politica , e la
Rerum Novarum il manifesto sociale della
Chiesa del nuovo millennio,sono pietre miliari nella storia
politica universale,la chiesa cioè esce dal suo isolamento e
riacquistando un suo ruolo nella formazione dell’uomo,anche
come cittadino,ribadisce e si riappropria dei principi che
prima di essere propagandati da filosofi e pensatori laici
,erano i pilastri della Cristianità.
L’eguaglianza,il rispetto e il bene dell’uomo nella sua
dignità,il lavoro,la giustizia e la libertà,ritornano ad
essere al centro dell’azione ecumenica e pastorale.
Leone
XIII è il Papa protettore dei preti di campagna e di quelli
impegnati nel sociale.
E’ il
Papa scrittore e poeta ,autore di quei versi
elegiaci(distici) in onore di San Pompilio e del suo paese
natio Montecalvo,inviati con la naturalezza e la semplicità
di chi ha una vera e perdurante devozione,fatto di
straordinario orgoglio per l’intera nostra Comunità civile e
religiosa.
Dalla
lettura del rescritto papale(
in corsivo),al
Decreto sulle Virtù Eroiche di San Pompilio Maria
Pirrotti,traspare una profonda passione filiale nei
confronti di un uomo, della
Sua salutare influenza e il suo apostolico zelo e
nell’attrattiva celeste delle sue virtù,poté esercitare
sopra gran parte dei popoli meridionali d’Italia. Bello era
il vedere questi popoli corrergli dietro in gran folla per
essere illuminati e santificati alla luce dei suoi esempi e
dei suoi insegnamenti
Una
riconoscente gratitudine e una reale conoscenza delle opere
e della forza del suo apostolato,fondato sullo zelo e sulla
condivisione della povertà,mai disgiunti dall’insegnamento.
Fu il
Papa che diede nuovo impulso ai valori della fede in tutte
le arti,non ultima la musica,con la riscoperta della musica
gregoriana e la nomina di Lorenzo Perosi a Direttore
perpetuo della Cappella Sistina.

Lorenzo Perosi
Lorenzo Perosi,tra i grandi compositori italiani,insieme a
Puccini e Mascagni,è stato il massimo compositore italiano
del XX secolo di musiche sacre,conosciute e suonate,ogni
giorno,in tutto il mondo cristiano.
L’immensa sua produzione,ha per capisaldi la cantata
In Coena Domini e lo Stabat Mater
Il
maestro Don Lorenzo Perosi è autore di alcuni
straordinari Inni dedicati alla Vergine Maria su testi
scritti da Padre Leonardo Martino M.O.R. originario
di Greci e missionario apostolico in Albania,autore
di alcuni testi storici e poetici legati alla tradizione
culturale Albanese,fiorente comunità alloglotta del piccolo
centro-GRECI-in provincia di Avellino.
Nel
1901,fu eseguito a Montecalvo,in prima mondiale e
successivamente stampato,l’”Inno a Gesù Redentore e Re
dei secoli e al glorioso Pontefice Leone XIII”,un
componimento che racchiude i sentimenti di profonda
dedizione del sommo Pontefice a Gesù redentore,eseguito
nella patria natia di quel Pompilio Pirrotti(beatificato
da questo Papa il 26 Gennaio 1890),altissimo campione di
fede,propagatore del sacro cuore,legionario del caro
sposo Gesù Cristo.
Montecalvo Aprile 2009
Antonio Stiscia

Quadro miracoloso trovato davanti al portone di
Casa Pirrotti dopo la morte di San Pompilio
Foto 1920 da lastra fotografica
Archivio Famiglia Stiscia
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