Montecalvo, Albanese: Le ragioni del mio abbandono dalla Campana. Dal "corriere dell'irpinia" 31-12-2005 |
Un
chiarimento sulla gestione della farmacia comunale.
Io e
il mio partito siamo per una gestione pubblica, da affidare ad un
dipendente comunale con i requisiti di farmacista. Il voto contrario
del gruppo consiliare della Campana, sulla gestione della farmacia
comunale attraverso una società mista pubblico-privato, senza una
proposta in favore della gestione pubblica, va contro i nostri
principi.
Secondo la campana, sarei confuso e confinato ai margini della
politica montecalvese. Prima di tutto, il sottoscritto è stato
candidato alle Regionali con il simbolo del Partito della
Rifondazione Comunista, risultando il più votato sia a Montecalvo
sia nella provincia dì Avellino.
(Questo solo per una mera informazione per chi non legge i
sondaggi).
In
secondo luogo, Rifondazione Comunista a Montecalvo in questo breve
periodo ha messo in piedi diverse iniziative che vanno dal
referendum, alle primarie dell’Unione, alla partecipazione contro la
discarica di Savignano.
Infine la dialettica interna a Rifondazione Comunista non è in
discussione anche perché questa è la cosa che caratterizza un
partito democratico. Nel nostro partito c’è un rispetto religioso
verso la pluralità di vedute e posizioni. Io sono orgoglioso di
appartenere ad una forza politica che fa della sua pluralità il
baluardo della democrazia.
Il
problema vero è che la Campana si sta omologando alle politiche
neo-liberiste, anche se nasce da soggettività della sinistra.
La
ragione perché ho abbandonato la campana all’indomani della
sconfitta elettorale, nasce da due questioni importanti:
A) il
Movimento civico e gli eletti non hanno voluto mettere al primo
posto di un ipotetico statuto un principio basilare, la condanna
della guerra come strumento di morte e la parola Pace come segno di
fratellanza tra i popoli;
B)
dal mancato riconoscimento dei simboli dei partiti che hanno
sostenuto la campana nella campagna elettorale, da inserire nel sito
internet www.alternativapermontecalvo alla voce chi siamo.
Inoltre, la radicalità di un partito comunista sul territorio non è
legata ai consensi ricevuti dai candidati o dai rappresentanti
istituzionali di turno, ma è legata alle battaglie che sa tenere in
piedi sul territorio. ll voto espresso sul simbolo del partito è
politico, mentre quello espresso sul simbolo civico è legato ad una
logica soggettivistica e ad una pratica politica autoreferenziale.
In
tutti i partiti, i Dirigenti sono eletti da un congresso. Il
segretario di rifondazione è eletto da un direttivo, al quale spetta
la responsabilità politica del Circolo.
Vorrei aggiungere in nome del partito che la compagna, come risulta
dal verbale del circolo P.R.C. di Montecalvo del 22 maggio 2005
votato unanimemente dal Comitato Direttivo e dalla stessa Mobilia,
continua l’attività amministrativa nella lista della campana per
rispetto del suo elettorato e che è disponibile a discutere l’ordine
del giorno dei prossimi consigli comunali con il Comitato Direttivo
del Circolo Territoriale.
La
compagna terrà conto delle decisioni del Partito nei suoi interventi
in Consiglio comunale, anche quando sono in difformità dalle
posizioni della lista della Campana.
Ritengo, infine, che gli attacchi della campana, alla mia persona,
sono solo uno sfogo verso chi ha avuto il coraggio di ammettere il
proprio errore di aver contribuito alla nascita di una lista civica
come soggetto trasversale alla politica locale.
Segretario del Circolo Territoriale P.R.C.
Pompilio Albanese
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