21/03/2006
Politici, sei reti e tredici
minuti di parole
Le
parole sono troppo importanti per essere sprecate. Sembravano ricordarlo
agli avversari, durante le partite del quadrangolare di calcio a 5
svoltosi ieri al Palatedeschi, politici, giornalisti, parroci e i giovani
del Tn team. Ce l’hanno messa tutta per conquistare, o non far segnare, i
gol-bonus che avrebbero determinato la lunghezza del discorso dei
politici, l’omelia dei preti o le domande dei giornalisti. Alla fine,
hanno parlato di più i rappresentanti della Chiesa, con omelia conclusa a
bordo campo dall’arcivescovo Serafino Sprovieri. Richiamo all’etica della
responsabilità e al dovere di soppesare le parole, specie in certi
particolari momenti. I politici hanno accolto l’idea della tregua olimpica
per abbassare i toni della campagna elettorale e hanno rispettato
l’impegno. In campo, in perfetta par condicio, undici esponenti del
centrodestra e undici del centrosinistra. Era la prima volta che
affrontavano una esperienza del genere, hanno saputo viverla nel senso
giusto, mostrando finanche una certa capacità, almeno sul campo, di
sintonia di schemi, indipendentemente dagli schieramenti. Belle e
impreviste combinazioni tra Ucci, Di Pietro, De Luca, Nista, Panunzio,
Spatafora, Pasquariello e Castiello. In qualità di difensore e portiere,
con almeno un salvataggio in extremis della loro porta, rispettivamente il
sottosegretario Pasquale Viespoli e il presidente della Provincia Carmine
Nardone. Buoni movimenti anche da parte del senatore Cosimo Izzo.
L’iniziativa, promossa dall’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali
nell’ambito della sesta Giornata de ”La buona notizia”, ha permesso di far
scendere sul parquet del PALATEDESCHI
circa 120 giocatori.
Il
titolo del quadrangolare era ”Parole in gioco”, ideato per ribaltare
proprio il crescente gioco delle parole in atto da tempo. Il messaggio è
giunto a destinazione, considerato lo svolgimento e l’esito del torneo.
Nel dettaglio, si sono affrontate prima le squadre dei politici e dei
parroci. Partita ad alto contenuto agonistico ed emotivo, risultato finale
3 a 2 con reti dei consiglieri comunali Umberto Panunzio, Enrico Castiello
e Luigi Scarinzi per i politici, e di don Michele Villani e don Daniel
Tumiel per i parroci. Nel confronto tra giornalisti e Tn team (una
squadra-messaggio che porta sui campi originali parole sulle maglie) hanno
prevalso questi ultimi per 3 a 1. A segno, due volte Vincenzo De Angelis,
una volta Mario Maio; Fernando Rossi per i giornalisti. Nella seconda
tornata di partite, identico risultato di parità, 3 a 3. Tra politici e
giornalisti, per i primi a segno l’assessore provinciale Pasquale Grimaldi,
il vice sindaco Gianfranco Ucci e il consigliere comunale Nicola De Luca,
per i secondi Marco Tiso e Luigi Trusio (doppietta con rete sul filo di
lana per agguantare gli avversari). Nell’ultimo confronto, spettacolare e
ad altissima velocità, i giovani di Tempi nuovi team hanno impattato con i
parroci, andando a segno con Vincenzo De Angelis, Raffaele Zollo e
Vincenzo De Vincentiis. La squadra dei parroci ha replicato con Pierluigi
Facchino e il polacco Daniel Tumiel. Allenatore
dei parroci il vicario generale mons. Pompilio Cristino, quello
dei giornalisti Antonio Buratto, con vice Franco Santo. Molti gli
striscioni simpatici sugli spalti, al microfono Reno Giannantonio e Lino
Trotta. Sono stati gli allenatori dei politici Sandro Consales (presidente
del Consiglio comunale) e Giuseppe Lamparelli (vice presidente del
Consiglio provinciale con delega allo sport) a utilizzare parte del tempo
conquistato con le reti siglate sul campo (tre minuti a gol per un totale
di 18 minuti, ai quali però sono stati sottratti 5 minuti di
penalizzazione per un’ammonizione ricevuta), per il discorso finale,
unitamente a Viespoli e Nardone. I parroci (18 minuti netti) hanno
delegato l’arcivescovo Serafino Sprovieri. Quattro le domande conquistate
dai giornalisti. Utili per far annunciare ai politici di entrambi gli
schieramenti le possibili iniziative comuni a vantaggiod el territorio, e
senza veti incrociati, dopo le elezioni. Su tutte, la creazione del centro
di ricerca contro il cancro e il sostegno alla formazione dei ricercatori
italiani che vi lavoreranno. |