SAN POMPILIO MARIA PIRROTTI

                                  delle Scuole Pie

 CRONOLOGIA DELLA VITA DI SAN POMPILIO MARIA PIRROTTI

1710. Da Girolamo Pirrotti (Pirrotta) e Orsola Bozzuti il 29 settembre nasce a Montecalvo Irpino (Principato Ellira, oggi Provincia di Avellino, nell’arcidiocesi di Benevento).

             Il 30 settembre, riceve il battesimo nella Chiesa Collegiata dell’Assunta; gli sono posti i nomi di Domenico, Michele, Giovan Battista.

 

1714.  Il 9 dicembre, riceve la Cresima per mano di Mons. Simone Veglini, delegato del Cardinale Orsini, futuro Benedetto XIII (1724-30).
 

1726.  Martedì 14 maggio, fugge di casa e si rifugia dai Padri delle Scuole di Benevento, presso la chiesa di San Nicola. 
 

1727.  Il 2 febbraio, a Napoli veste l’abito calasanziano; prende il

                 nome di Pompilio Maria di San Nicola (Nicolò). 

1728.    Il 25 marzo, in Napoli, al termine del noviziato, si lega per sempre all’Ordine delle Scuole Pie con i voti solenni. 30 aprile: giunge a Chieti, per attendere agli studi. 

1729.    5 febbraio: riceve la Tonsura clericale dalle mani del vescovo scolopio Mons. Francesco Andrea Correa.

             6 febbraio: riceve i quattro Ordini minori (ostiariato, letto­rato, esorcistato e acolitato). 

1730. Trascorse un periodo estivo in famiglia, per rimettersi in salute. Quindi è inviato a proseguire gli studi a Melfi (in Lucania). Vi rimane due anni. 

1732.    Ottobre/novembre, è trasferito a Turi (Bari), dove inizia l’insegnamento. 

1733.    All’inizio dell’anno scolastico, viene « assegnato dall’ubbidienza a Francavilla [Fontana, Brindisi] ... per maestro di retorica». 

1734.   In Brindisi:

il 28 febbraio, riceve il Suddiaconato;

il 7 marzo, riceve il Diaconato;

il 20 marzo, nel Monastero di San Benedetto è consacrato sacerdote dal vescovo diocesano Andrea Maddalena. 10 dicembre: è nominato Padre Spirituale dell’Arciconfrater­nita della Morte ed Orazione di Francavilla.

1736.   Ottobre/novembre: è trasferito a Brindisi, dove resta fino al 1739.

1738.   Gennaio: in Pompilio si completa una « conversione», che lo conduce ad una profonda e crescente interiorizzazione del pensiero della morte, come stimolo a vivere più intensamente la vita cristiana. Ne lascia ampia traccia, scritta nelle cosid­dette « proteste». Aprile: Visita del padre generale Felice Arduini alla Casa di Brindisi.

1739.    In marzo, giunge alla nuova fondazione di Ortona a Mare (Abruzzo), dove resta fino al 1742, impegnato nel seminario diocesano. In questo periodo, si afferma la cosiddetta « seconda voca­zione»: quella di predicatore. Estate: prima visita al Santuario mariano di Loreto. 

 1714.    Fa richiesta di una «Patente di missionario apostolico», per questo scrive anche al cardinale Marcello Passeri, nativo di Ariano Irpino, e al papa Benedetto XIV Lambertini (1740-58).

1742.    È trasferito a Lanciano, dove acquista tanta ammirazione e stima. Da qui scriverà più di mille lettere di direzione spiri­tuale.

1744.    31 marzo: riceve l’«obbedienza» per Napoli, dove è chiamato da persone influenti, ma non avrà effetto per intervento di altre persone e istituzioni.

 1746.    Predica gli Esercizi spirituali alle Monache di Penne (gennaio) e, successivamente, la Quaresima a Castellamare.

1747.    Predica in vari luoghi, tra cui Agnone, Tollo e Pescara. Guida una Via crucis popolare con molto concorso di fedeli. Viene chiamato l’Apostolo degli Abruzzi. È sospeso dal predicare e dal confessare. Per alcune rimostranze e « ricorsi di ... Prelati Vescovi», viene trasferito a Napoli, col divieto di ripassare da Lanciano e dal paese natale. Gli è concesso di predicare il sabato nella chiesa di Santa Maria detta del Caravaggio.

1748.    Per la prima volta è a Roma; ottobre-dicembre, risiede nella Casa-madre di San Pantaleo.

1749.    In febbraio, visita del padre generale Agostino Delbecchi alla Casa di Napoli-Caravaggio .Predica la Quaresima in Atessa.

1751.    Sono del 20 giugno le «Lettere patenti», dalle quali il padre Pompilio risulta Assistente provinciale.

1753.    Ottobre/novembre: atto di umiltà del padre Pompilio, che rinuncia a cariche e diritti.

1754.    Sotto gli auspici di Maria SS.ma del Santo Suffragio, fonda la « Congregazione della Carità di Dio » in Napoli, con sede presso il Collegio Caravaggio; della cosa se ne occupa anche la Cancelleria Reale. 27 maggio, la Provincia religiosa delle Scuole Pie di Napoli si scinde in due: Provincia di Campania e Provincia di Puglia. Il padre Pompilio resta nella Provincia di Campania. Primo Provinciale di Puglia è il p. Gian Francesco De Nobili, in seguito Procuratore generale e vescovo, sempre molto legato al padre Pompilio.

1758.    Alcuni atteggiamenti di «stile facile e apostolico» o azioni «per troppo zelo», anche nell’ambito della Congregazione della Carità di Dio, provocano sconcerto tra alcune persone e richiami da parte dei Superiori. Malattia del padre Pompilio.

1759.    Metà di gennaio, il padre Pompilio è trasferito a Chieti d’intesa col padre Generale Odoardo Corsini. E sospeso dalle confessioni e dalla predicazione. Persone influenti si muovono pro e contro padre Pompilio. Infine si giunge al «bando dal Regno» (di Napoli), fatto a tutt’oggi coperto da veli e supposizioni dei biografi. Fu persecuzione seguita da esilio? Certamente la carità di padre Pompilio verso i miseri e i traviati contrastava con il formali­smo e col crescente spirito giansenistico, né il padre Pompilio sa adattarsi «alle orridezze di quella boscaglia» napoletana. 26 maggio: «obbedienza» per il padre Pompilio perché da Chieti si porti ad Ancona dove giunge il mercoledì 20 giugno. 16 agosto: su istanza del padre provinciale di Toscana, Vin­cenzo Talenti, il Padre Generale invita il padre Pompilio a recarsi a Lugo di Romagna. L’«obbedienza» è del 18 agosto. Domenica 23 settembre: giunge a Lugo. Le spese del trasferimento sono a carico del Padre Generale. 

1760.    Aprile. A Correggio, predica gli Esercizi spirituali al Clero e alle Monache del Convento di Santa Chiara. Dicembre. A Comacchio, predica al Clero, al popolo e agli Ordinandi.

1761. 12 maggio: è nominato Maestro dei novizi.

Si susseguono pressioni di notabili per far tornare padre Pompilio ad Ancona, mentre viene richiesto anche altrove. Pubblica avversione di due religiosi Domenicani, che lo denunciano al Sant’Ufficio, tribunale dell’Inquisizione.

1762. 16 gennaio: «obbedienza per Ancona». Per impedire la partenza del padre Pompilio da Lugo, si muove anche il Cardinale Arcivescovo di Ravenna Il viaggio è differito per le precarie condizioni di salute del padre Pompilio e per l’inclemenza della stagione. 2 luglio: mentre è richiesto a Rimini, Fano e Camerino, a sor­presa giunge a Firenze, non gradito ospite di quei confratelli che si mostrano « rozzi » con lui. In luglio, è anche a Fano. In agosto, finalmente ritorna ad Ancona. 23 dicembre: viene destinato a Manfredonia per la prossima Quaresima. Momento particolarmente difficile per il padre Pompilio.

1763.    È del 14 giugno l’«obbedienza» da Manfredonia ad Ancona. Il padre Pompilio per motivi di salute è trattenuto a Manfredonia fino al 4 novembre. Superati gravi pericoli anche per l’alta neve a Col Fiorito (Umbria), per Fano, il 18 dicembre rientra ad Ancona. E accolto molto bene, anche perché, con i proventi della sua predicazione, molto giova alla costruzione del campanile della Chiesa.

1764.    In marzo, predica gli Esercizi spirituali alla propria Comunità di Ancona. Fa supplenze nelle scuole. Luglio: con i «buoni zecchini del padre Pompilio» la fabbrica del campanile procede bene. In agosto, ordini da Roma: solo confessioni ai nostri; gli viene vietata ogni altra attività pastorale. La salute peggiora. Per un certo periodo è affetto da afonia. In settembre, il Padre Generale intende farlo rientrare nella sua Provincia religiosa, mediandogli la riammissione nel Regno di Napoli, a ciò si adoperano anche i padri De Nobili e Mauro.

 1765.    La Real Camera concede il rientro nel Regno, con l’esclusione della città di Napoli.
30 marzo: data dell’« obbedienza » da Ancona a Campi Salentina (Lecce). Il   15 aprile, parte da Ancona. Passa per Osimo, Loreto (19 e 20 aprile), Macerata, Foligno (23 aprile), Spoleto, Terni, Civita Castellana, Castelnuovo, Roma (28 aprile, con problemi alla dogana), Rieti (10 maggio, celebra nella chiesa delle Scuole Pie), Aquila,
... Atri ... Teramo ... Francavilla ... Ortona ... Lanciano ... Chieti ... Sulmona ... Roccaraso ... Fornelli ... Calvi ... Aversa ... Avellino ... Ariano Irpino ... 30 maggio: verso sera, giunge alla nativa Montecalvo Irpino, dove si trattiene fino al 17 giugno:
il 6 giugno porta in processione il SS.mo Sacramento nella festa del Corpus Domini; istituisce la festa del Sacro Cuore, come dono alla sua gente, al suo paese natio; ne scrive la Novena. 2 luglio: parte da Trani, dopo una sosta di alcuni giorni. 5 luglio: giunge a Lecce. Giunto il giorno 12, il 13 luglio celebra per la prima volta in Campi Salentina, dove dovrà fare « da Marta e da Maddalena». Il 20 settembre, il Padre Provinciale di Puglia comunica al Padre Generale di aver affidato (24 agosto) la Casa di Campi S. al «caro Padre Pompilio». 24 dicembre: è nominato Maestro dei novizi.

 1766. 10 gennaio: Erezione della Via Crucis nella Chiesa delle Scuole Pie di Campi S., con un discorso del padre Pompilio. 9 gennaio: dal papa Clemente XIII Rezzonico (1758-69) ottiene l’indulto per un altare privilegiato personale. 10: è confermato Superiore della Casa di Campi S. e riceve disposizioni per il prossimo Capitolo provinciale. 19 maggio: è nominato Assistente provinciale. 15 luglio (martedì): « Sul tramonto del sole » post vesperas Beatae Virginis de Carmelo il Padre Pompilio è chiamato al Cielo e passa « agli eterni riposi » nella visione beatificata del volto di Dio.

 1890.    26 gennaio: da Leone XIII (1878-1903) è beatificato in San Pietro. Il rito, in via eccezionale, è officiato dal vescovo scolopio Celestino Zini, arcivescovo di Siena.

 1934.    19 marzo: il papa Pio XI (1922-39) con un solenne rito iscrive Padre Pompilio nell’Albo dei Santi della Chiesa di Dio.

1966.    Trionfale trasporto dell’urna con i resti mortali di San Pompilio per molte città che ebbero in sorte di giovarsi dell’azione apostolica del Santo scolopio irpino.

Nel mese di luglio, solenni festeggiamenti in Campi Salentina, con memorabile orazione del Padre Ernesto Balducci.

—       Da Mons. Carlo Minchiatti, arcivescovo di Benevento dal 1982 al 1991, San Pompilio è costituito Patrono della Pia Associazione per il suffragio dei sacerdoti defunti.