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COMUNE DI MONTECALVO IRPINO

Città del Pane

(PROVINCIA DI AVELLINO)

Paese natale di San Pompilio Maria Pirrotti

Gemellato col Comune di DONCEEL (B) 

U.R.P. UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

personal-mail: dottstiscia@libero.it

Copia dattiloscritta dei verbali del decurionato di Montecalvo anno 1833

 

N° 54

L’anno milleottocentotrentare il giorno quattro Settembre in Montecalvo.

Unitosi il Decurionato in numero opportuno sotto la presidenza del sindaco Giuseppe D’Agostino,ha proposto una circolare del sig. Intendente di 24 caduto Agosto secondo uffizio per la proposta di due indovidui alla carica di consiglieri provinciali,invitando il detto copro a nominarli.

 

Il Decurionato

Ad unanimità di voti ha nominato D. Pompilio Pirrotta fu Michele e D. Francesco Pelusi di D. Domenico.Si è all’uopo formato il presente atto sottoscritto dai membri che vi han preso parte coll’incarico al Sindaco di inviarli ai superiori per uso di risposta.

 

Il Sindaco e Decurioni

Giuseppe D’Agostino

Domenico Lazazzera

Luigi Caccese

Fedele de lillo

Angelo M.De Cillis

Giuseppe Cavalletti

Nicola M.D’Addona

D.Domenico Peluso

Felice Manzelli

Francescantonio Barra

 

N°55

 

L’Anno milleottocentotrentatre il giorno quattro Settembre in Monte Calvo.

Unitosi il Decurionato in numero opportuno colla presidenza del Sindaco D.Giuseppe D’Agostino,si è proposto un ufficio circolare del sig. Intendente del dì 24 Agosto corrente anno relativo alla nomina di due eligibili alla carica del Consiglio Distrettuale-

 

Il Decurionato

 

Unanimemente ha nominato i Signori D.Michele Cristini di D. Nicola e D.Saverio Chiancone di D.Felice.

Si è all’uopo formato il presente atto sottoscritto dai membri che vi han  preso parte coll’incarico dell’Sindaco d’inviarli à superiori per uso di risposta.

Il Sindaco e Decurionato

Giuseppe D’Agostino

Domenico Lazazzera

Luigi Caccese

Fedele de lillo

Angelo M.De Cillis

Giuseppe Cavalletti

Nicola M.D’Addona

D.Domenico Peluso

Felice Manzelli

Francescantonio Barra

Montecalvo Irpino Febbraio 2007                                                           Dott. Antonio Stiscia-U.R.P.

N° 61

 

L’anno 18trentatre il giorno ventotto Ottobre in Montecalvo.

Essendosi unito il Decurionato in numero opportuno sotto la presidenza del sig. Sindaco D. Giuseppe D’Agostino si è dal medesimo dato lettura di un uffizio della sotto Intendenza degli otto caduto Settembre segnato al n°3360 2° Uffizio relativo alla formazione di uno stato in doppio di tutte le famiglie notoriamente povere,che debbono essere assistite gratis nelle loro malattie dai Medici condottati.

Il Decurionato

Letto il sullodato foglio ,si ha proposto umiliare a superiori il fatto durato sempre da tutti i medici,che hanno avute condotte nel Comune,e che variato potrebbe destare un mal ginio verso i Professori Capozzi e Cavalletti,che d'altronde si sono volontariamente offerti somministrare le medicine a poveri ammalati.

Per solito antico quei medici che han creduto condottasi si sono obbligati servire indistintamente tutta la popolazione.Noioso sarebbe quanto trovasi praticato in tempi rimoti e fissandosi un epoca più prossima dal 1810 a questa parte si ha che chiamati vennero alla condotta il dottor Cristini e Cavalletti seniore,essi stessi tanto per l’atto di nomina,che per l’approvazione servivano tutti indistintamente,

Aggregati poi a predetti Professori Demarco e Capozzi ripartito l’emulumento,furono nominati ed approvati e si obbligarono servire l’intiera popolazione.

Alla morte del signor Cristini ed in conseguenza esser trapassato anche il Demarco,il Comune ebbe tre Professori Sanitari a condotta,cioè il Cavalletti,il Capozzi e D.Michele Franco, che nel 1831 si rese dimissionario.Anche questi tre nominati come sopra servivono tutti e non già soli i poveri.

Trapassato nel trentuno il Cavalletti seniore,succedette al medesimo l’attual medico D.Pietro,che nominato venne sulle medesimeme basi.

Vi fu domanda del Dottor Fisico D. Felice D’Agostino,per essere aggregato alla condotta,ma venne contrastato dal Capozzi e dal Cavalletti,come dal verbale di 10 Febbraio caduto anno,dichiando ed obbligandosi innanzi al Decurionato di servire tutti ed in consequenza ad essi fu ripartito in parte eguali il soldo di ducati 85.

Queste vedute stesse nel 1831 approvate dal sig. Intendente dietro luogo a delle disposizioni,che allora liberato si fosse a Medici il soldo quando costato veniva con apposito certificato di aver servito tutti senza motivo di doglianza.

A si fatto costume inveterato sostituendosi altro,lo spirito di novità desterebbe l’indignazione specialmente nella classe di tutti i transatti,poiché astretti a pagare i pesi civici in esclusione de poveri,che sono esentati per legge dal ruolo transattivo,unico cespite di rendita di rendita per questo Comune,mal vedrebbero denegarsi alle loro inchieste i Professori condottati,od essere astretti ad un doppio pagamento.

E’ di vantaggio ad osservarsi che diverrebbe un beneficio senza peso la condotta ,poicchè atteso il tenue numero dei poveri,pochissimi infermi sarebbero assistiti da medici o niuno.

Si osserva infine,che sarebbe suscettivo di ripieghi il ritrovato di servire i soli indigenti,poicchè nell’attendersi prima un legale attestato di povertà per una famiglia,in seguito vi andrebbe il medico,ed intanto pendente questa dichiarazione si morrebbe l’infermo dalla malattia oppresso.

Ciò posto nell’essersi eseguite le venerate superiori disposizioni ,col far redigere da questi Parrochi il notamento dè poveri,si è creduto il corpo decurionale nel dovere di tracciare tali fatti,onde valutati dall’imparziale giustizia del sig. Sotto Intendente possa dettare quelle norme,che crede convenire al buon andamento di questa Amministrazione.

 

 

All’uopo si è formato il presente atto da tutti i membri che vi han preso parte.

 

Il Sindaco e Decurioni

Giuseppe D’Agostino

Saverio Lo Casale

Luigi Caccese

D.Domenico Peluso

Angelo M.De Cillis

Fedele De Lillo

Felice Sorrentino

Giuseppe Cavalletti

Fedele Stiscia

Nicola M.D’Addona

Francescantonio Barra

 

 

 

 

 

n.b. Il documento ricorda che non solo per volontà del Sovrano (Borbone di Napoli),ma per tradizione  comunale l’assistenza medica veniva prestata a tutti cittadini,e che i poveri ne usufruivano in modo assolutamente gratuito.

E’ da notare l’alto numero di medici e la presenza di Professori, e come l’attestazione di povertà fosse certificata dai Parroci,che conoscevano intimamente le vicende familiari e di cui non si metteva in dubbio(naturalmente) la veridicità .

 

 

Montecalvo Febbraio 2007

Dott.Antonio Stiscia U.R.P.