Montecalvo e il Volontariato |
di: Alfonso Caccese |
L'attività del volontariato Montecalvese sta per compiere il ventennale della sua prima apparizione sulla scena provinciale Avellinese. Era infatti la fine dell'estate del 1984, quando ad un gruppo di amici,ancora sconvolti dalla tragedia di Chernobyl, venne l'idea di impegnarsi per la difesa dell'ambiente e del territorio per poter affrontare in modo adeguato le calamità naturali alle quali la nostra cittadina è esposta. Da poco tempo, in ambito nazionale, si parlava di protezione civile, e dopo il disastroso terremoto del 1980, si avvertiva l'esigenza di collegarsi ad altre comunità per poter studiare un piano di pronto intervento che potesse entrare in azione senza perdita di tempo e con un minimo di efficienza che sarebbe bastata quantomeno a limitare i danni. Era un discorso nuovo da affrontare con enormi perplessità e grossi rischi. Ai Montecalvesi l'idea non piaceva affatto. La caparbietà di quattro amici, riuscì in tempo breve, a costituire per atto pubblico la : Associazione pubblica assistenza di protezione civile Montecalvo Irpino (A.PA.M.I.)(1985).Grazie alla sensibilità del Padre superiore del convento di S.Antonio,ottennero un sottoscala per potersi riunire e programmare la vita dell'associazione appena nata. I primi passi furono la segnalazione dell'elenco dei primi volontari alla prefettura di Avellino, che anch'essa stava schedando i primi nuclei di volontari che via via andavano costituendosi in provincia,e l'affiliazione all'A.N.PA.S di Firenze che offriva l'opportunità di essere in contatto con tutte le affiliate a livello nazionale. Si era ancora in pochi. Nel frattempo si intensificarono i contatti con l' A.I.D.O (ass.italiana donatori.organi) e l'Avis di Benevento per contribuire alla raccolta del sangue , che tanti problemi, al tempo,creava alle strutture ospedaliere. Ma si era ancora isolati. La ricerca dei donatori di sangue non fù affatto semplice, ma si riuscì a stilare un elenco di cinque persone pronte a rispondere alla chiamata in caso di necessità. Questa iniziativa fu chiamata: Allarme del sangue. Questa piccola disponibilità fece da veicolo promozionale ad altissimo livello e il fatto che pochi giorni dopo servì di aiuto ad una concidattina fece sì che i Montecalvesi uscirono dal proprio torpore e numerosi correvano all'Associazione per offrire la loro disponibilità. In pochi mesi si raggiunsero i cento iscritti e le attività si ampliarono. Ormai era diventata una delle più organizzate a livello regionale, tanto che alcuni soci entrarono nel consiglio regionale delle pubbliche assistenze e qualcuno anche a livello nazionale. Era fatta. Altro momento per la vita dell'associazione di grandissima importanza fu la donazione di una autoambulanza,da parte della Croce Verde di Camogli,che inorgoglì l'intera cittadinanza. Si era nel 1985.
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