Convocazione del nuovo consiglio comunale.



Il sindaco Giancarlo Di Rubbo, ha convocato per le ore 10 di domani i consiglieri di maggioranza e minoranza venuti fuori dallo scrutinio del 14 giugno, per l’insediamento, la ratifica della nomina, l’assegnazione dei vari incarichi, il giuramento del sindaco.
Si apre, quindi, una nuova pagina nella storia amministrativa della città. È stata una lotta all’ultimo voto questa tornata elettorale amministrativa. Infatti per soli 17 voti di scarto la lista del centrosinistra ha avuto la meglio su quella civica della Campana.
Non sono mancati risentimenti e sgarbi tra i due schieramenti. Intanto il sindaco Di Rubbo è già entrato nel ruolo, partecipando con la fascia tricolore alla processione di San Antonio e del Corpus Domini. Chi saranno i nuovi assessori? Di Rubbo non si è sbottonato rinviando le comunicazioni al Consiglio di domani. Indiscrezioni ne circolano.
Intanto i primi due saranno certamente i più votati. Vice sindaco dovrebbe essere Gianni Iorio che, con i 299 voti di preferenza, pari al 9% della massa dei votanti, è risultato il «preferito» in assoluto. Viene poi il sindaco uscente Alfonso Caccese che ha confermato di aver rinunciato a qualsiasi carica in Giunta. Al suo posto dovrebbe andare Antonio Russolillo.
Per le altre cariche circolano tante voci. Bisogna aspettare, per essere certi. Un altro grosso successo c’è stato nel Collegio provinciale n.18 di Montecalvo (Casalbore, Greci Montaguto, Montecalvo, Savignano): dopo due legislature andate a vuoto il sindaco di Casalbore, fuori quota amministrativa, Eugenio Salvatore, candidato della Margherita, ce l'ha fatta su altri 17 aspiranti. Il suo carisma ha avuto la meglio. E Salvatore a Casalbore ha avuto, addirittura, un vero e proprio plebiscito: 1177 su 1420 voti, pari all’83%. Complessivamente nel Collegio ha avuto 2116 voti.
È una bella "eredità" dover prendere il posto di due assessori di Montecalvo che in provincia l’avevano preceduta tre legislature fa. «È vero - ha risposto - mi impegno a lavorare per le emergenze di un territorio omogeneo trascurato per mancanza di rappresentanti. Occorrerà saper sfruttare le occasioni di finanziamento per rompere l’isolamento di queste zone e cercare di sfruttare al massimo le potenzialità il il territorio offre anche sotto il profilo dei prodotti tipici».


MARIO AUCELLI

per il "Mattino"

 

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