Montecalvo Irpino - ELEZIONI REGIONALI  2005

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Sena: il territorio come referente

E’ festa grande a Sant’Angelo dei Lombardi, Mario Sena torna in Consiglio regionale e questa volta il seggio lo ha conquistato sul campo. Ha lasciato il listino e si è misurato con l’elettorato. Di consensi ne ha ricevuti tantissimi. Ad un pelo dal più votato, Enzo De Luca. Ma quella di Mario Sena è stata una vittoria vera, superati i ventimila voti, offrendo quindi un contributo notevole alla Margherita di raccogliere un consenso che le consente di guadagnare seggi. Si dimezza il listino del presidente e i territori interni vengono premiati. «E’ stata una bella vittoria, anche netta, i voti sono stati davvero tanti. Devo dire grazie a tutti gli amici e le amiche del partito che si sono impegnati in questa battaglia, ai ragazzi che mi hanno dato una grossa mano in questa campagna elettorale, ai cittadini che hanno risposto in maniera positiva.
”Il mio impegno ha pagato”

Sena viene sollevato dagli amici che festeggiano con lui. Quando torna con i piedi per terra aggiunge: «Il lavoro svolto in questi cinque anni, sempre al fianco degli amministratori locali, che mi è stato pure riconosciuto prima del voto, i fondi che siamo riusciti ad erogare ai Comuni, quelli per le strutture scolastiche, quelle sportive, alle Chiese. Insomma l’impegno profuso è stato riconosciuto, la fiducia mi è stata riconsegnata. Ora ci aspettano altri cinque anni di lavoro sempre in questo senso. Ripartendo però da quello che non siamo riusciti a fare. A cominciare da Statuto, legge elettorale. E sopratutto riequilibrio delle aree interne».

Dal "Corriere dell'Irpinia"

La coalizione di centrosinistra vince. La Margherita stravince. Il responso delle urne è netto a favore di Antonio Bassolino e della sua coalizione. Gli irpini hanno voluto dare fiducia al Governatore uscente che ha ottenuto un’affermazione schiacciante. Il partito di Ciriaco De Mita e Nicola Mancino ha toccato una percentuale notevole. Il «fiorellino» nell’Irpinia ha registrato la sfida nella sfida tra Enzo De Luca e Mario Sena. Un testa a testa fino a tarda sera che ha tenuto col fiato sospeso entrambi. Alla fine per i due il numero delle preferenze è stato considerevole, forse superiore ad ogni previsione della vigilia e di gran lunga migliore della volta passata. A spuntarla è stato il capogruppo uscente della Margherita in Consiglio regionale, Enzo De Luca. Rimane il «caso» di Luigi Anzalone, assessore al Bilancio a Palazzo Santa Lucia nella passata legislatura, che non è entrato mai in partita e che ha scatenato non poche polemiche all’interno della formazione irpina, dopo la lettera inviata ad amministratori e circoli del partito nella quale denunciava l’ostracismo nei propri confronti. Nella Quercia è stato riconfermato il seggio nell’assemblea campana dell’uscente, Angelo Giusto. Anche in questo caso i voti sono in netta crescita rispetto alle elezioni del duemila. Giusto aumenta la sua percentuale di preferenze. Si dice soddisfatto il segretario cittadino di Avellino, Gerardo Adiglietti, che alla vigilia del weekend elettorale ha polemizzato con la dirigenza del partito, accusata di aver «protetto» alcuni candidati. Lo stesso Adiglietti, comunque, ha invitato ieri a lavorare insieme per il partito, anche in vista della prossime elezioni politiche. Oltre a Giusto, la Quercia irpina conquista un secondo seggio al Consiglio regionale con Rosetta D’Amelio, componente del listino di Antonio Bassolino. Fanno un leggero passo in avanti anche i socialisti dello Sdi, che potrebbero raggiungere la quota del 5,1% delle preferenze. Lo Sdi ha «soffiato», a pochi giorni dalla presentazione delle liste, Marco Alaia, alla Quercia. Guadagna oltre un punto, invece, l’Udeur che si attesterebbe all’ 8,3 per cento delle preferenze. Numeri che, secondo il segretario provinciale Pasquale Giuditta, premiano il lavoro svolto dalla dirigenza irpina che ha spinto affinchè la formazione si radicasse sul territorio per essere più vicina alle esigenze delle comunità locali. Il Campanile in questa sfida ha schierato, come per il duemila, il presidente irpino e responsabile nazionale «giustizia», Gianfranco Iacobelli, che ha fatto sua una buona fetta di elettori. Così come per il nuovo acquisto, Nicola Moretti, che ha ricevuto una spinta importante dalla «sua» Solofra. Le urne sembrano restituire, inoltre, un balzo in avanti per i Verdi, guidati dal presidente provinciale, Gianluca Festa, sceso in campo nella lista irpina. Un risultato che, come tiene a sottolineare lo stesso Festa, potrebbe anche modificare il quadro nella coalizione di centrosinistra in città ed in provincia. A suo dire la gente ha voluto dare un segnale al resto dei partiti dell’Unione. Tengono Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, che guadagnano poco rispetto alla volta scorsa. Da segnalare che il partito di Fausto Bertinotti ha vissuto una travagliata vigilia elettorale. Il congresso ha visto la polemica assenza dell’ex-segretario, Giovanni Maraia e della sua componente. Una divisione che di sicuro ha pesato non poco anche sull’esito delle urne e sulla stessa campagna elettorale, cominciata con notevole ritardo rispetto alle altre venti liste scese in campo nella provincia di Avellino. Raggiungerebbe l’1,4 per cento la lista «Governo Civico-Insieme per Bassolino», con Antonio Gengaro, capogruppo al Consiglio Comunale di Libera Città, alla guida della compagine.

Dal "Corriere dell'Irpinia"

foto F.D'Addona

 


 

 


 

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