Il vecchio  che avanza

Montecalvo Irpino, 6 aprile 2004

La costituzione di una lista con la presenza di  tutta la sinistra montecalvese ,ad eccezione dello SDI, e la presenza di uomini di estrazione civica,in alternativa alla maggioranza composta dagli uomini della Margherita (ex popolari), a qualche osservatore politico ha fatto ritornare alla mente le vecchie battaglie tra Democristiani e Comunisti dei tempi passati. Il tentativo di coalizzarsi contro il partito di maggioranza non è affatto nuovo nel nostro paese, molte volte raggrupamenti eterogenei hanno cercato di contendere ai cattolici democratici,la guida del paese,a volte con esito positivo  e a volte disastrosamente. Partiti sempre con il favore dei pronostici, spesso i buoni propositi di queste formazioni civiche, si son visti cadere di fronte a repentini cambiamenti di opinioni e di sconvolgimento delle logiche interne non eterogenee tra loro. Probabilmente anche questa volta potremmo assistere a qualcosa del genere. Oggettivamente, gli uomini della Margherita, in apparente difficoltà, dalla situazione creatasi,potrebbero trarne dei vantaggi cercando al loro interno e nei loro sostenitori quelle potenzialità necessarie per contrapporsi alla forza virtuale dell'aggregazione civica. I presupposti sembrano che ci siano tutti, e la ricerca di una soluzione, sgombrato il campo da lotte personali,può realizzarsi compattando intorno al partito tutte quelle sinergie necessarie per raggiungere la vittoria. Progetto alquanto realistico poichè è noto che l'elettorato montecalvese,poco incline alle scelte di ordine personalistico,predilige esprimersi a favore o contro in maniera perentoria. Insomma o di quà o di là. Per questi motivi la lotta politica montecalvese, rappresenta qualcosa di anomalo e suscita particolare interessi a livello provinciale e nazionale scatenando in sè tutta quella energia in possesso di un popolo alla ricerca perenne di una stabilità politica e sociale. Quindi, in conclusione niente è da dare per scontato, nella speranza che per una volta potremmo giudicare sui progetti e non sulle alchimie politiche spesso dirompenti.
A.Caccese

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