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Questa
mattina, anniversario del tragico
evento 4 maggio 1949, essendo un
sacerdote francescano ho celebrato
la Santa Messa per i campioni dei
miei sogni di gioventù, giustamente
campioni. La tristezza occupa tutto
il mio essere ricordandomi chi
eravamo e come ci hanno fatto
diventare. Io so tutto perciò dentro
di me c'è tutto per poter dire certe
cose. Non sono tipo che mi lascio
prendere dal rancore ma è necessario
che i cannibali, le arpie, le iene
che si sono intrufolate nel sacro
recinto granata se ne vadano al più
presto perchè, al di là della
giustizia umana che non sempre paga
i meritevoli, c'è una giustizia
divina che prima o poi cadrà come
una montagna sulle spalle di chi
offende i valori della vita, anche
quelli sportivi. Il Toro non finirà
perchè è un valore vero piuttosto
finiranno quelli che, ne abbiamo
tanti di esempi, si sono,
improvvisamente ed iniquamente
arricchiti vendendo plastica e
derivati. Potete capire cari
amici,fratelli granata, che veleno
c'è dentro di me. In questi ultimi
anni, anche per alleviare il dolore
dello scempio in atto, ho creato in
questo paese tutto il movimento
calcistico giovanile:pulcini,
esordienti, giovanissimi, allievi
vestendoli di granata dalla testa ai
piedi, avendomi spesso regalato con
le loro genuine prestazioni delle
sensazioni incredibili, rivedendo in
loro le varie gesta dei campioni
morti a Superga tragicamente e che
non nasceranno mai più perchè i
valori di quei tempi erano sportivi,
quelli di oggi sono originati, come
dice il poeta latino, "DALL'AURI
SACRA FAMES".Che schifo!!!!!
FORZA TORO!!
Padre Lorenzo Mastrocinque OFM
Convento S.Antonio - Montecalvo
Irpino - Avellino
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