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Presentazione
In questo anno di grazia che ci ha
donato la gloria degli altari attribuita, il 1° ottobre scorso, a
quattordici confratelli delle Scuole Pie, è di particolare buon
auspicio anche la pubblicazione di questo volumetto di carattere
divulgativo sulla vita e l’opera del nostro Pompilio Maria Pirrotti,
il quale, nell’apostolato della scuola, della predicazione e della
direzione spirituale delle anime, si guadagnò la santità percorrendo
un sentiero aspro e tortuoso lungo il tormentato secolo decimottavo,
segnato dall’opera di grandi personaggi e santi, ma ferito da
numerose contraddizioni e da sconvolgimenti di vario genere. Ho
fiducia che questo libretto, inserito nella serie dei « Quaderni
degli Accademici Incolti», sarà accolto con favore da numerosi
lettori e sarà di utilità e vantaggio ai devoti che visitano
Montecalvo Irpino, Campi Salentina e altri luoghi pompiliani e
calasanziani. Ringrazio la benemerita Accademia editrice, che ha
sede nel nostro Collegio Nazareno di Roma, ed il p. Capozzi che,
anche con questa pubblicazione, ha inteso onorare l’illustre e santo
personaggio delle sue contrade avite.
Roma, 25 novembre 1995.
P.
ANTONIO
MARIA
PERRONE
Assistente Generale degli Scolopi
Prefazione
Questa breve esposizione della vita e
dell’opera del santo scolopio Pompilio Maria Pirrotti ci riporta al
secolo XVIII, contrassegnato da svariate vicende politiche e
religiose, sotto la spinta di idee nuove e di uno spirito
anti-mistico, alimentato da sospetti e diffidenze in seguito alla
condanna di M. de Molinos (1628-1696) nel 1687 e di E Fénelon
(1651-1715), seguace del pietismo, nel 1699.
Il nostro Pompilio Maria visse da
protagonista la sua avventura umana e agi da pioniere di una
spiritualità nuova, arricchendo la Chiesa di un notevole e prezioso
contributo di santità e di uno stile di vita evangelico, compresso
da un giansenismo che, seppur vinto sul piano dogmatico, trionfava
in un rigore legalista, diffuso anche in una parte del clero.
Pompilio amò intensamente tutti
coloro che contattò e a tutti annunciò e partecipò le ricchezze del
Cuore di Cristo, che è un cuore di carne, un cuore caldo, nel quale
il peccatore può trovare misericordia e accoglienza. Propugnatore
della pietà popolare nell’arida «età dei lumi» fu l’apostolo del
Sacro Cuore di Gesù e di Maria Santissima, invocata filialmente
come « Mamma Bella».
Ebbe i natali in terra irpina,
(Montecalvo Irpino ) coraggiosamente visse in varie contrade
d’Italia e superò con eroismo e santità le tribolazioni della vita,
piamente mori in terra di Puglia: nella gloria, dal Cielo ci
protegge e presso il trono della Misericordia intercede per noi.
Roma, 25 ottobre 1995.
L.C.
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